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Ci ha messo più tempo di altri paesi ma l’Italia non è un posto in cui si amano le novità. Ha percorso più strada che in altri paesi ma l’Italia non è un posto in cui le cose sono semplici. Ha fatto tutto questo ma ce l’ha fatta. La situazione dell’e-Commerce in Italia dimostra che ce l’ha fatta. Il 2015 è stato un anno importante in tal senso ed ora, a metà 2016, è possibile trarre qualche considerazione sul passato e qualche traiettoria verso il futuro. Se avete un’azienda, se siete dei consulenti o anche solo degli aspiranti lavoratori in settori toccati dalla situazione dell’e-Commerce in Italia, vi conviene tenere a mente i dati che vi stiamo per dare in merito.
Com’è la situazione dell’e-Commerce in Italia? A questa domanda rispondiamo citando una fonte autorevole e cioè Casaleggio.it.
I dati che vengono forniti sul tema sono davvero interessanti. Innanzitutto 2015 vuol dire segno positivo per l’e-Commerce in Italia perché, rispetto all’anno prima, la crescita è più che raddoppiata, arrivando al 19%, facendo raggiungere al fatturato specifico quasi 29 miliardi di Euro. Se il passato (recente) della situazione dell’e-Commerce in Italia fa sorridere, però, non si può dire lo stesso del futuro.
Perché?
La suddetta crescita l’hanno messa in atto soprattutto i retailer esteri entrati in Italia con campagne pubblicitarie potenti come Amazon. Cosa significa? Che siamo terreno fertile per l’estero che guadagna anche grazie ai nostri sforzi per raggiungere un livello tecnologico sufficiente a far fiorire il mercato. Le aziende prettamante nostrane, invece, indietreggiano come dimostra il caso di Poste Italiane che ha da poco chiuso le sue iniziative di e-Commerce.
Come?
Se andiamo a scorporare la situazione dell’e-Commerce in Italia, l’analisi si fa ancora più sfiziosa.
Il mercato dell’editoria ritorna a crescere in modo tangibile, soprattutto grazie ai contenuti digitali:
- Kindle sugli scudi per gli eBook;
- Netflix per i film in streaming;
- iTunes per la musica in download;
- Spotify per la musica in streaming;
Nota a parte merita il food delivery. Siamo grandi cuochi ma anche grandi forchette ed ovviamente questa nicchia è in crescita. Amazon Prime Now, che offre la consegna del fresco, farà forse ripartire gli investimenti finora realizzati solo da GDO in modo quasi sperimentale.
E l’advertising? La situazione dell’e-Commerce in Italia spiega che continuano le sperimentazioni con nuovi formati (come ad esempio il native advertising di cui abbiamo parlato) ma il costo di acquisizione delle visite rimane ancora poco conveniente
Cosa si evince da questo volo di gabbiamo sulla situazione dell’e-Commerce in Italia? Che è sempre più importante focalizzarsi sulla conversione all’acquisto delle visite acquisite.
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4 Commenti
I commenti sono chiusi.
?? grazie ancora! Keep in touch :)
Scusate, è il mio lavoro. Non resisto ahah Buon lavoro!
Grazie della segnalazione Cristina! “Errare humanum est” ma tu continua a seguirci e a fare correzione di bozze ;)
Vi prego, rileggete prima di pubblicare! Refusi a gogò :( Comunque grazie, articolo interessante.