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Spotify Ad Studio è una piattaforma pensata per fare advertising su Spotify e quindi intercettare gli utenti nel momento dell’ascolto, e in particolare un’audience in linea con gli obiettivi del proprio brand, sponsorizzando in particolare le playlist “Discovery Weekly”.
Ma qual è l’offerta che la piattaforma di streaming musicale più famosa al mondo propone agli inserzionisti? E quali sono i costi del paid advertising su Spotify? Scopriamolo in questa guida.
I numeri di Spotify
Nel primo trimestre del 2020 la piattaforma di streaming musicale ha registrato un boom di iscritti, raggiungendo 286 milioni di utenti attivi mensili, di cui 130 milioni utenti premium.
Rispetto ai dati dell’ultimo trimestre del 2019 c’è stato dunque un ulteriore incremento: al 31 dicembre 2019, gli utenti attivi mensili erano 271 milioni, e gli utenti premium 124 milioni. Anche dal punto di vista finanziario i risultati sono stati migliori delle previsioni degli analisti, con ricavi pari a 1,848 miliardi di euro rispetto ai 1,71 miliardi previsti.
Spotify Advertising: quali sono i formati pubblicitari?
Attualmente Spotify offre quattro tipologie di formati pubblicitari a brand ed inserzionisti:
- Audio: si tratta di un annuncio pubblicitario riprodotto tra i brani durante le sessioni di ascolto attivo; gli annunci sono accompagnati da un banner display nell’area della copertina, che l’utente può cliccare per atterrare su una specifica landing page
- Video: questo tipo di formato offre due opzioni. Nelle “sessioni sponsorizzate” il brand offre agli utenti “freemium” 30 minuti di ascolto senza pubblicità al termine della visione dell’annuncio video; la seconda opzione è il “video takeover”, che invece si posiziona tra l’ascolto di un brano e l’altro all’interno dei break pubblicitari, al pari di un annuncio audio
- Display: si tratta del formato più noto a chi si occupa di advertising e consiste un banner overlay, anche in home page; sono utilizzati soprattutto nella versione desktop e web app della piattaforma
- Sponsorship: i brand possono associare il proprio nome alle playlist di maggior successo o di proprietà di Spotify e quindi usufruire in modo esclusivo degli spazi pubblicitari all’interno della playlist stessa.
Come funziona Spotify Ad Studio
Spotify ha rilasciato Spotify Ad Studio ad aprile 2018, in versione beta testing prima negli Stati Uniti e poi in Canada e Regno Unito.
Spotify Ad Studio è un piattaforma self-service che permette ai brand, anche piccoli, di gestire in autonomia le campagne di advertising, con budget flessibile e un pubblico fortemente targettizzato.
Alla base di Spotify Ad Studio c’è la “Streaming Intelligence”, ossia la profonda comprensione che Spotify ha dei propri utenti: grazie all’analisi dei dati di ascolto, la piattaforma arriva a comprendere gli stati d’animo, i contesti in cui ascolta musica e le preferenze musicali del proprio pubblico. Grazie a Spotify Ad Studio, quindi, è possibile targetizzare l’audience non solo in base a sesso, età e posizione geografica, ma anche in base a generi musicali ascoltati e playlist.
Il secondo elemento che rende la piattaforma così efficace è quello che Spotify definisce come la “Potenza dell’audio”: secondo una ricerca di Nielsen Media Lab gli utenti sono ormai propensi all’ascolto e gli annunci audio hanno un impatto sulle intenzioni di acquisto due volte superiore rispetto ai classici annunci display.
Come creare una campagna su Spotify
Spotify Ad Studio è una piattaforma molto intuitiva e creare una campagna è un’operazione molto simile a quella delle maggiori campagne di advertising.
Ecco nel dettaglio tutti passaggi per creare una campagna su Spotify:
- Scelta dell’obiettivo
Su Spotify puoi scegliere due obiettivi per le due campagne:
- Aumento della brand awareness
- Promozione di un concerto o di un contenuto musicale
Chiaramente il primo obiettivo è quello più adatto alla maggior parte dei brand, a meno che non si tratti di una casa discografica o di un artista.
Per andare avanti dopo la scelta dell’obiettivo è necessario impostare un nome per la campagna.
- Targeting, posizionamento e budget
La prima scelta da fare sul target è relativa alla geolocalizzazione: è possibile scegliere il Paese, la città e la contea (solo per i paesi in cui Ad Studio è disponibile in versione beta test, altrove si può definire solo il paese).
Successivamente si imposta l’età del target, con un range tra i 13 e i 65 anni o più, e il sesso (Uomo/Donna/tutti).
Per il posizionamento si può invece selezionare iOs, Android e Desktop.
Fin qui Spotify non si discosta molto da Facebook, ma la parte interessante arriva con le opzioni di “Comportamento in ascolto”, che permette di selezionare l’audience in base ai gusti musicali, secondo tre opzioni:
- Tutti i gusti musicali (target All Music)
- Per genere musicale, come Jazz, Pop ecc
- Per categoria di playlist.
Quest’ultima opzione è quella che si avvicina di più alle opzioni di targeting di altre piattaforme di advertising, perché le playlist si basano su attività e stati d’animo precisi, come Allenamento, Studio, Cucina e così via.
Infine è arrivato il momento di selezionare un budget, che su Spotify non può essere inferiore a 250 dollari per una campagna. Il budget sarà distribuito automaticamente tra le date di inizio e fine campagna, ma bisogna sempre considerare che la data effettiva di inizio sarà almeno due giorni successivi a quella impostata, per via del processo di approvazione.
- Creazione dell’annuncio
Gli annunci audio consistono in creatività di 30 secondi, accompagnate da un’immagine di copertina e un titolo. Inoltre bisogna inserire un link alla landing page a cui si voglioni indirizzare i click dell’annuncio.
È possibile caricare sulla piattaforma un audio già creato, con l’opzione “Carica audio”, oppure richiedere un “Voice over”, e in questo caso sarà Spotify a far leggere l’annuncio per te. Quest’ultima opzione è gratuita e offre la possibilità di scrivere un script con il contenuto di messaggio e scegliere il tipo di voce più adatto.
Conviene fare pubblicità su Spotify?
In Italia non abbiamo ancora a disposizione tutte le funzionalità di Spotify Ad Studio disponibili in USA, Canada e UK, perciò è ancora presto per tratte conclusioni. Ciò che è certo è il grande potenziale per il marketing che questa piattaforma rappresenterà per i prossimi anni, specie se di considerano i dai relativi al consumo di musica degli utenti, pari in media a 18 ore settimanali.