FAQ
Frequently Asked Question
Content Marketing
L’importanza di redigere un contenuto veritiero e privo di fake news è divenuta negli anni sempre più centrale e costituisce uno dei fattori con cui giudicare la qualità del lavoro svolto da un’agenzia di copywriting digitale.
Per poter avviare un’attività di content copywriting il professionista dovrà innanzitutto iniziare un processo di ricerca e documentazione, ad esempio intervistando diversi interlocutori, anche interni all’azienda, o verificando le fonti a sua disposizione.
Nella maggior parte dei casi, prima di passare alla fase successiva, il copywriter effettuerà un fact checking, per verificare che quando emerso nell’intervista corrisponda anche sul piano documentale.
La ricerca di immagini editoriali di qualità, che si prestino a tradurre visivamente il contenuto in modo coerente con l’argomento trattato, e con diritti di utilizzo illimitato per il web, non è cosa semplice e richiede molto tempo da parte del team di content marketing.
Tutte i contenuti realizzati da Comon sono corredati da immagini editoriali appartenenti a prestigiose banche dati internazionali e vengono fornite con diritti di utilizzo illimitato.
Nel caso in cui il cliente voglia utilizzare immagini uniche, create appositamente per il suo brand, allora sarà necessario considerare all’interno del preventivo anche il costo per l’art direction, affinché un designer o un illustratore realizzi ex novo un’immagine ad hoc.
Si tratta di un quesito a cui non è facile dare una risposta semplice ed univoca, perché si tratta di un lavoro strategico e creativo al tempo stesso, pertanto non può essere valutato esclusivamente in base al tempo impiegato per svolgerlo.
Considerando questi fattori, il pricing sul mercato oscilla nel range € 40 – € 300 a seconda della complessità del lavoro di copywriting, della necessità di ricerca delle fonti, della competenza specifica del redattore nel settore in cui opera l’azienda che ha richiesto il contenuto, della lingua in cui va redatto e del controllo qualità, per garantire l’assenza di qualunque errore ortografico, sintattico e grammaticale. Testi specialistici, scritti da redattori professionisti e competenti in materia sono certamente più onerosi di un mero contenuto che presenta l’azienda sul proprio sito web.
Per maggiori informazioni sui pricing e le tariffe del servizio di copywriting puoi visitare la pagina tariffe oppure scriverci per una quotazione su misura per te.
La maggior parte dei visitatori arriva su in sito proprio attraverso i motori di ricerca: alla base di ogni strategia di marketing online, quindi, non può mancare un’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca (la SEO, appunto), necessaria per far indicizzare correttamente e posizionare un sito su Google, in modo che compaia più in alto possibile nei risultati delle ricerche.
Se vuoi che il tuo sito si posizioni al meglio su Google, dovrai prima assicurarti che rispetti alcuni requisiti fondamentali. Eccone alcuni a titolo di esempio:
- Velocità di caricamento
- CMS moderno e SEO friendly
- Design responsive e versione ottimizzata per il mobile
- Architettura informativa
- User experience ottimale
- File robots.txt e sitemap xml
- Registrazione a Google Search Console
- Iscrizione a Google My Business
Spesso questi due termini sono utilizzati come sinonimi, ma in realtà si tratta di due processi distinti, seppur collegati tra loro. L’indicizzazione su Google è un processo automatico, che avviene in seguito alla scansione del sito da parte del motore di ricerca. Quindi, al netto di errori particolari presenti nel codice, ogni sito è indicizzato: quello che puoi fare tu è migliorare il posizionamento.
Anche il posizionamento sui motori di ricerca è un processo automatico, grazie agli algoritmi di Google che ordinano le SERP (ossia i risultati di ricerca) dopo una certa query da parte dell’utente. In tal modo Google elabora una classifica basata su diversi fattori, premiando e quindi mostrando nelle prime posizioni le pagine che ritiene migliori e più rilevanti per quella determinata ricerca.
La velocità di caricamento dei siti è uno dei fattori più importanti per Google, in special modo rispetto al mobile.
Per valutare le performance del tuo sito puoi usare dei tool online come PageSpeed Insights di Google oppure GTMetrix, che ti indicano molti degli interventi tecnici da mettere in atto per migliorare la velocità di caricamento. Oltre a questi interventi, è fondamentale scegliere un web server che sia performante e consenta un caricamento del sito rapido e senza attese.
Parimenti importante è l’utilizzo di contenuti digitali ottimizzati per il web e che ne consentano il veloce caricamento su tutti i browser e device.
L’architettura informativa del sito è fondamentale per molteplici motivi, tra cui il corretto linking interno che permette a Google di capire quali sono le pagine più importanti.
La struttura ideale è quella detta ad albero o a silos, con la pagina di categoria al livello superiore e le diverse pagine prodotto al livello inferiore, ognuna collegata tramite link interni. In tal modo inoltre è possibile creare degli hub di contenuti tematizzati per tipologia, che permettono al motore di ricerca di capire immediatamente quali sono gli argomenti principali del sito.
Il piano editoriale è un utilissimo strumento per il Content Marketing, in quanto:
- Aiuta a semplificare il lavoro
- Contribuisce a strutturare al meglio le pubblicazioni su blog e social media
- Offre una visione ampia e completa delle azioni di Content Marketing, nel breve e nel lungo periodo
- Aiuta a gestire in modo efficace urgenze e imprevisti
- Guida i membri del team che a vario titolo entrano nel ciclo di vita dei contenuti, dalla creazione alla gestione, e permette di avere sempre sotto controllo la produzione dei contenuti, che potrà essere di volta in volta integrata o modificata secondo le esigenze.
Ogni strategia di content marketing non può prescindere da un PED disegnato sulla base dei valori del brand, degli obiettivi che intende conseguire sul digitale, dalla USP (Unique Selling Proposition) della sua offerta commerciale, dal tone of voice ecc.
Il piano editoriale (o PED) è il cuore pulsante della strategia di content marketing, il documento nel quale viene descritto nel dettaglio l’insieme delle iniziative editoriali per siti web, blog o canali social.
Il PED di un blog, ad esempio, riporta solitamente questi dettagli fondamentali:
- Data di pubblicazione
- Titolo del post
- Categoria tematica di appartenenza
- Una breve descrizione o abstract
- Le keywords per le quali si vuole ottimizzare il contenuto, in base all’intento di ricerca o al bisogno informativo che si vuole soddisfare.
Naturalmente maggiori saranno le informazioni inserite nel piano editoriale, più sarà possibile avere una visione di insieme della strategia di Content Marketing e della sua applicazione a livello operativo.
Le parole chiave, o keywords, non sono altro che la combinazione di termini che utilizziamo all’interno dei motori di ricerca per ottenere le informazioni che ci servono.
Ad esempio, “Cos’è la SEO” è una parola chiave. L’analisi accurata delle parole chiave e la loro selezione è alla base di qualsiasi attività SEO. La ricerca delle parole chiave si effettua con strumenti software appositi, analizzando la concorrenza e sfruttando il motore di ricerca stesso.
È l’insieme delle attività di ottimizzazione che si mettono in atto sulle pagine di un sito. Comprende sia l’ottimizzazione del codice HTML e della struttura del sito sia quella dei contenuti e delle immagini. Inoltre, dal momento che il posizionamento del sito dipende anche da fattori come la velocità di caricamento delle pagine e l’anzianità del dominio, la SEO on-page deve tenere in considerazione anche questi parametri.
La parte più importante della SEO, però, sono i contenuti: il SEO copywriting è perciò un’attività fondamentale per l’ottimizzazione del sito.
Il content marketing comprende quell’insieme di tecniche volte alla creazione e alla condivisione di contenuti in diversi formati (testi, video, audio), pertinenti e di valore, per promuovere un prodotto o servizio. I contenuti hanno la funzione di informare, educare e intrattenere il cliente, così da differenziare la tua azienda ai suoi occhi e dandogli un beneficio utile per soddisfare i suoi bisogni.
SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization ed è quell’insieme di strategie e azioni che hanno l’obiettivo di aumentare la visibilità di un sito internet, migliorando la sua posizioni nelle classifiche dei motori di ricerca nei risultati organici, ossia quelli non a pagamento.
Le pratiche da mettere in atto sono diverse e riguardano molteplici aspetti di un sito web, come l’ottimizzazione della struttura del sito e del codice HTML, l’ottimizzazione dei contenuti testuali e la gestione dei link in entrata (backlink, ossia i link che da altri siti puntano al tuo) e in uscita.
Social Media
Instagram è la piattaforma social per foto e video più popolare. L’immagine su Instagram ricopre un ruolo fondamentale e l’app offre numerose funzioni per l’editing delle foto. La classificazione dei post avviene tramite hashtag. Anche su Instragram è possibile raggiungere il proprio target con contenuti di qualità, anche attraverso una strategia che coinvolga influencer affermati nel mercato di riferimento.
A partire da agosto 2016 Instagram ha introdotto le Stories, che permettono agli utenti di condividere brevi video e immagini (che possono essere editati aggiungendo testo, musica e così via), che posizionati uno di seguito all’altro formano una storia. Le storie create vengono automaticamente cancellate dopo 24 ore e sono un ottimo strumento di marketing per rivolgersi ad un target specifico e attirarne l’attenzione su prodotti e servizi.
Snapchat non è un classico social media, quanto piuttosto un’app di messaggistica instantanea per le immagini, utilizzata soprattutto per inviare foto e brevi video, che è possibile editare. La caratteristica fondamentale di Snapchat è che i contenuti inviati di auto eliminano entro 10 secondi dalla riproduzione, anche se esistono diversi mezzi per salvarli.
La funzione “La mia storia” (dalla quale ha preso ispirazione Instagram), permette di ordinare cronologicamente le immagini condivise e renderle disponibili per 24 ore. L’app è diffusa principalmente tra i più giovani, grazie alla sua immediatezza e negli ultimi anni ha avuto un forte sviluppo, e sono sempre di più le aziende che guardano a Snapchat come una concreta possibilità di marketing, anche se in questo campo è ancora tutto molto nuovo e in fase sperimentale.
Twitter non si è affermato come canale di marketing e non tutte le aziende utilizzano questo servizio di microblogging. La più grande sfida in questo senso è rappresentata dalla caratteristica fondamentale che chiunque voglia utilizzare questo socia deve rispettare: la brevità. I tweet, infatti, non possono superare i 140 caratteri.
I tweet delle aziende attirano l’interesse soprattutto attraverso l’inclusione di link a foto, video o indirizzi internet e possono contribuire ad aumentare il numero dei follower. Tramite Twitter Ads è possibile farsi pubblicità, utilizzando profili sponsorizzati e tweet, anche se la piattaforma non ha ancora conquistato il pubblico italiano.
È il più grande social network dedicato al business esistente al mondo, acquisito da Microsoft nel 2016. Questo social network si divide in diverse sezioni principali, fra queste menzioniamo:
- Network, che serve alla creazione e allo sviluppo del proprio network professionale
- Opportunity, finalizzato ai corsi di formazione e ai nuovi orientamenti professionali
- Knowledge, che comprende un servizio di messaggi e lo scambio di conoscenze.
Oltre ad un account di base gratuito, LinkedIn offre quattro tipi diversi di account premium e si è affermato come network internazionale per la creazione di rapporti lavorativi.
YouTube è sicuramente la piattaforma video più utilizzata, perché più diffusa rispetto ad altre delle stesso genere e perché offre molte potenzialità. L’enorme quantità di video che quotidianamente affolla la piattaforma crea ovviamente una notevole concorrenza e anche qui è necessario studiare una giusta strategia e produrre contenuti di alta qualità.
Oltre che sul proprio canale, i contenuti possono essere promossi anche grazie all’influencer marketing, che permette di raggiungere direttamente il proprio target. Un altro social dedicato alla condivisione di video è Vimeo. Questi canali dovrebbero essere sempre considerati come aggiuntivi, perché insieme agli altri portali contribuiscono a rafforzare l’immagine e il branding di un’azienda.
MyBusiness è lo strumento che permette di gestire le informazioni sulla propria azienda, inserendo tutte le informazioni (indirizzo, numero di telefono, orari di apertura, e-mail e sito internet e così via) che verranno mostrate su Google. Tenerlo aggiornato è importantissimo, specie se hai un’attività di tipo locale o retail che compare su Google Maps.
Se parliamo di social network, Facebook è sicuramente il primo che ci viene in mente: la sua popolarità non è stata scalfita né dagli anni né dalla nascita di nuove piattaforme. Tra tutti i social, Facebook è sicuramente quello che più facilita la comunicazione tra gli iscritti, compresa quella fra privati e aziende: sui profili ufficiali dei brand o dei fornitori di servizi avviene uno scambio costante di esperienze personali, opinioni, critiche e lodi.
Questa interazione in tempo reale è allo stesso tempo una grande sfida, per quanto riguarda la gestione della community, e una grande opportunità per rafforzare il legame con i clienti. In quanto piattaforma globale per la promozione e l’interazione, Facebook offre inoltre un raggio d’azione eccezionale a costi piuttosto modici: in nessuna altra piattaforma è possibile rivolgersi al proprio target in modo così diretto e incoraggiarlo ad interagire.
I brand più grandi utilizzano molteplici e diversi canali di comunicazione per parlare con i propri clienti e in questo ampio ventaglio di mezzi i social media non mancano mai: Facebook, YouTube, Instagram, Twitter, LinkedIn ecc. sono sempre presenti nelle strategie di digital marketing dei grandi brand, che accolgono milioni di utenti nelle loro pagine social.
Tuttavia, non sono solo le multinazionali ad utilizzare i social network nelle loro strategie di marketing; anche aziende cresciute entro i confini nazionali, o anche regionali, sono presenti sui social. Anche le attività più piccole, presenti solo in alcune città, utilizzano i social per comunicare e farsi conoscere: dal negozio di abbigliamento a quello di scarpe, dal salone di bellezza al ristorante in centro.
Gli strumenti offerti sono validi a prescindere dalla dimensione dell’azienda, diversi saranno gli obiettivi e, di conseguenza, gli investimenti necessari.
Il Social Media Marketing è una componente imprescindibile di qualsiasi strategia digitale e molto spesso aziende e liberi professionisti si chiedono quali siano i canali social su cui è fondamentale essere presenti.
Per scegliere i canali più adatti al proprio business è utile avere una panoramica sui social media più importanti ed utilizzati. A tal fine, possiamo suddividere le piattaforme social attualmente esistenti in più categorie:
- social per stringere contatti
- social per condividere foto e immagini
- piattaforme dedicate ai blogger
- social dedicati ai contatti professionali
- social per i video.
Ogni strategia social disegnata da Comon specifica quali canali un’azienda debba presidiare correttamente per raggiungere i proprio risultati di crescita.
Ogni giorno sui social media vengono pubblicati centinaia di migliaia di contenuti; gli algoritmi sono programmati per raggiungere sempre meno utenti, pertanto la reach e l’engagement organicamente raggiungibili sono inadeguati a qualunque azienda abbia obiettivi di brand awareness e di aumento del business.
È pertanto necessario sostenere ogni contenuto, proposto nell’ambito del PED, mediante un’adeguata sponsorizzazione pubblicitaria, al fine di incrementare la reach e l’engagement e raggiungere la target audience desiderata. Fare social advertising permette di conseguire numerosi vantaggi:
- Creare e rafforzare la brand awareness, grazie ad una maggiore copertura raggiunta dai proprio contenuti
- Creare e/o migliorare brand reputation grazie a contenuti di valore sostenuti dall’adv
- Aumentare le vendite online tramite annunci basati sul catalogo prodotti
- Generare lead, ossia nuovi contatti commerciali, grazie ai formati pubblicitari ad hoc progettati per questo scopo
- Aumentare il traffico verso il sito web
- Convertire gli utenti in clienti e vendere meglio i tuoi prodotti o servizi
- Ricevere feedback dagli utenti ed eventualmente adeguare la propria USP
- Informare il proprio target in merito a prodotti e servizi offerti: è fondamentale puntare su topic che siano informativi, di qualità e di grande valore aggiunto per gli utenti che vuoi raggiungere
- Raggiungere nuovi utenti, che ancora non ti conoscono
- Ti consente di stringere partnership con influencer del settore: il passaparola può essere determinante nelle decisioni di acquisto e le recensioni e opinioni pubblicate dagli utenti sui social consentono di attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli già acquisiti.
Il vero punto di forza della comunicazione social è la possibilità di offrire agli utenti contenuti mirati e pertinenti con i loro interessi, in modo che ogni azienda possa raggiungere il pubblico giusto, nel momento giusto e con il messaggio giusto.
Infatti, è preferibile generare contenuti ad hoc per una nicchia di pubblico piuttosto che cercare di raggiungere un pubblico generico con un messaggio universale. Affinché sia efficace, una campagna di comunicazione social deve catturare l’attenzione dell’utente e far emergere un contenuto latente, per il quale esiste una soluzione, ossia il tuo prodotto o servizio.
Affinché una strategia social funzioni e generi risultati è necessario aver fatto i compiti a casa, ovvero aver compiuto una serie di studi ed analisi preventivi, essersi dotati di skills e strumenti, costantemente aggiornati rispetto ai trend. Una social strategy non può infatti prescindere da:
- la consapevolezza dei risultati di brand e business da raggiungere
- la definizione dei KPI obiettivo
- lo studio approfondito del mercato di riferimento, della target audience e del brand da raccontare
- linee guida chiare da seguire nella gestione delle conversazioni con gli utenti
- la definizione di un PED, di topic e categorie tematiche
- il tone of voice che si decide di adottare per il brand
- il monitoraggio costante delle performance
- ed un processo di ottimizzazione costante, basato su trial and errors.
La ricerca di immagini editoriali di qualità, che si prestino a tradurre visivamente il contenuto in modo coerente con l’argomento trattato, e con diritti di utilizzo illimitato per il web, non è cosa semplice e richiede molto tempo da parte del team di content marketing.
Tutte i contenuti realizzati da Comon sono corredati da immagini editoriali appartenenti a prestigiose banche dati internazionali e vengono fornite con diritti di utilizzo illimitato.
Nel caso in cui il cliente voglia utilizzare immagini uniche, create appositamente per il suo brand, allora sarà necessario considerare all’interno del preventivo anche il costo per l’art direction, affinché un designer o un illustratore realizzi ex novo un’immagine ad hoc.
Qualunque azienda decida di affacciarsi sui social media non può prescindere dall’adozione di una strategia di social media marketing, la quale partendo dagli obiettivi di brand e di business definisce in che modo costruire la social presence del brand, quali canali presidiare, quale tone of voice impiegare, a quali target audience rivolgersi, quali formati nativi utilizzare ecc..
Essere presenti sui social vuol dire creare valore per un brand e per chi lo segue, creare e consolidare la brand reputation e gestire i rapporti con i clienti o i potenziali clienti.
I social media si differenziano dai mezzi di comunicazione di massa “tradizionali” perché, mentre in quest’ultimi i ruoli di emittente e destinatario sono immutabili e ben definiti, tutti hanno il diritto e l’opportunità di esprimersi, partecipare, porre domande e fornire risposte, criticare o manifestare fiducia e rispetto.
Il social media marketing ha l’obiettivo di attivare conversazioni con i tuoi clienti e di instaurare con loro una relazione quotidiana e duratura.
Grazie ad una strategia di social media marketing un’impresa, un personaggio o un brand possono:
- Aumentare le vendite o le leads
- Fidelizzare i clienti
- Costruire e rafforzare la propria brand reputation
- Acquisire maggiore visibilità social
- Comunicare direttamente con il proprio target
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Digital PR
Sì. Le PR con ingaggio di influencers sono una delle attività più impattanti delle digital PR e consistono nel coinvolgimento di influencer e dell’audience aziendale in progetti il cui obiettivo è rendere i fan del brand veri e propri protagonisti nella creazione del valore della tua marca.
Nel dettaglio, il Digital PR Specialist si occuperà contattare gli influencer di settore e i fan del brand più attivi, coinvolgendoli in attività ben ideate e facendoli sentire parte di un progetto, in modo da ottenere quante più interazioni possibili con i contenuti proposti.
Le digital PR sono fondamentali per conquistare spazi di visibilità al di fuori degli owned media (canali proprietari del brand) e dei paid media (canali a pagamento) e per generare ricadute positive per il business dell’azienda. Non si tratta solo di trovare e sfruttare contatti con testate online e blogger, perché la Digital PR hanno obiettivi di lungo periodo, volti a creare e mantenere i rapporti. In tal senso, le digital PR sono un vero e proprio strumento di inbound marketing, per conquistare e fidelizzare i clienti.
Obiettivo delle Digital PR infatti non è vendere un prodotto o un servizio, né acquisire contatti commerciali (lead), quanto piuttosto formare una consapevolezza diffusa, promuovere la reputazione dell’azienda o dei suoi prodotti e servizi.
Le figure professionali che se ne occupano sono i PR Specialists. Le loro mansioni sono monitorare, ottimizzare e gestire la reputazione di un’azienda online, cercando di migliorarla agli occhi dei clienti, acquisiti o potenziali. Essi curano l’immagine del brand, in modo da fornire al pubblico una percezione positiva ed efficace.
Per ottenere questi obiettivi il Digital PR Specialist utilizzerà oltre alla rete di conoscenze del settore (network) anche tool professionali, al fine ad esempio di ascoltare e controllare le conversazioni che gli utenti conducono nelle varie community, gli hot topics discussi e si interfaccerà con gli influencer del settore di riferimento del cliente.
Molti ritengono che siano semplicemente una versione aggiornata ai nostri giorni delle pubbliche relazioni, ossia quell’insieme di iniziative volte a sostenere la reputazione di un brand, contribuendo a creare valore e a sviluppare connessioni virtuose tra vari attori coinvolti: testata e azienda.
Questa definizione è senza dubbio corretta per le pubbliche relazioni tradizionali, ma se in questo scenario introduciamo il digitale, tutto cambia. Ogni azienda deve necessariamente avere dei legami con i moderni media online, per ottenere visibilità per il proprio brand o far sì che gli influencer del settore ne parlino.
Le Digital PR sono iniziative volte a costruire e migliorare la reputazione online di un’azienda / brand attraverso la pubblicazione di contenuti relativi all’azienda su testate online quali siti web, blog e profili social di influencer. Costituiscono un’opportunità molto valida per mettere in evidenza gli aspetti migliori e più interessanti del brand, dei suoi prodotti e servizi. Inoltre, le digital PR consentono di creare connessioni con molteplici attori (si pensi agli influencers) che potrebbero incidere sulle scelte d’acquisto del target di un’azienda, condizionarne il processo d’acquisto e la percezione.
Le Digital PR consentono di raggiungere e conquistare gli earned media, integrandosi agli owned media (i canali proprietari del brand, quali sito web e canali social) ed ai paid media (i canali a pagamento, quelli su cui si acquistano spazi pubblicitari come Google Ads e Facebook Ads) e rendendo completa la strategia digitale di un brand.
In abbinamento ai giusti contenuti editoriali e alla migliore strategia social, le Digital PR contribuiscono a dare un’accelerazione alla brand awareness, a veicolare i giusti contenuti, ad impattare sulle abitudini d’acquisto dei consumatori facendole indirizzare verso l’azienda.
L’altra faccia della medaglia SEO on-site è la SEO off-site. Si tratta del patrimonio di link in ingresso che ha un dominio, un fattore determinante attraverso il quale i motori di ricerca definiscono l’autorevolezza di un sito. Il numero dei link è uno dei principali fattori che incidono sulla classifica di Google, ma altrettanto importante è la qualità dei link ricevuti: Google infatti considera anche l’importanza della pagina di provenienza del link.
I link tuttavia non rappresentano solo un “voto”, ma anche un’informazione tematica. Il valore di un link è infatti determinato anche dalla coerenza fra il sito destinatario e la pagina di provenienza, nonché dallo stesso anchor text del link. Per questo stesso motivo, l’anchor text, ossia la parola (o le parole) che formano il link, dovrà essere pertinente con l’argomento trattato, il più possibile naturale.
Attraverso attività mirate di Digital PR è possibile incrementare e/o migliorare il proprio patrimonio off-site, ovvero acquisire pubblicazioni permanenti di qualità, provenienti da siti publisher autorevoli e con anchor text coerenti con la propria strategia di posizionamento organico. Nella pagina tariffe trovi informazioni sul pricing per ottenere una pubblicazioni linkante.
Consulenza Digital Marketing per E-commerce, lead generation e brand reputation
Ogni giorno sui social media vengono pubblicati centinaia di migliaia di contenuti; gli algoritmi sono programmati per raggiungere sempre meno utenti, pertanto la reach e l’engagement organicamente raggiungibili sono inadeguati a qualunque azienda abbia obiettivi di brand awareness e di aumento del business.
È pertanto necessario sostenere ogni contenuto, proposto nell’ambito del PED, mediante un’adeguata sponsorizzazione pubblicitaria, al fine di incrementare la reach e l’engagement e raggiungere la target audience desiderata. Fare social advertising permette di conseguire numerosi vantaggi:
- Creare e rafforzare la brand awareness, grazie ad una maggiore copertura raggiunta dai proprio contenuti
- Creare e/o migliorare brand reputation grazie a contenuti di valore sostenuti dall’adv
- Aumentare le vendite online tramite annunci basati sul catalogo prodotti
- Generare lead, ossia nuovi contatti commerciali, grazie ai formati pubblicitari ad hoc progettati per questo scopo
- Aumentare il traffico verso il sito web
- Convertire gli utenti in clienti e vendere meglio i tuoi prodotti o servizi
- Ricevere feedback dagli utenti ed eventualmente adeguare la propria USP
- Informare il proprio target in merito a prodotti e servizi offerti: è fondamentale puntare su topic che siano informativi, di qualità e di grande valore aggiunto per gli utenti che vuoi raggiungere
- Raggiungere nuovi utenti, che ancora non ti conoscono
- Ti consente di stringere partnership con influencer del settore: il passaparola può essere determinante nelle decisioni di acquisto e le recensioni e opinioni pubblicate dagli utenti sui social consentono di attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli già acquisiti.
La maggior parte dei visitatori arriva su in sito proprio attraverso i motori di ricerca: alla base di ogni strategia di marketing online, quindi, non può mancare un’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca (la SEO, appunto), necessaria per far indicizzare correttamente e posizionare un sito su Google, in modo che compaia più in alto possibile nei risultati delle ricerche.
Se vuoi che il tuo sito si posizioni al meglio su Google, dovrai prima assicurarti che rispetti alcuni requisiti fondamentali. Eccone alcuni a titolo di esempio:
- Velocità di caricamento
- CMS moderno e SEO friendly
- Design responsive e versione ottimizzata per il mobile
- Architettura informativa
- User experience ottimale
- File robots.txt e sitemap xml
- Registrazione a Google Search Console
- Iscrizione a Google My Business
Spesso questi due termini sono utilizzati come sinonimi, ma in realtà si tratta di due processi distinti, seppur collegati tra loro. L’indicizzazione su Google è un processo automatico, che avviene in seguito alla scansione del sito da parte del motore di ricerca. Quindi, al netto di errori particolari presenti nel codice, ogni sito è indicizzato: quello che puoi fare tu è migliorare il posizionamento.
Anche il posizionamento sui motori di ricerca è un processo automatico, grazie agli algoritmi di Google che ordinano le SERP (ossia i risultati di ricerca) dopo una certa query da parte dell’utente. In tal modo Google elabora una classifica basata su diversi fattori, premiando e quindi mostrando nelle prime posizioni le pagine che ritiene migliori e più rilevanti per quella determinata ricerca.
La velocità di caricamento dei siti è uno dei fattori più importanti per Google, in special modo rispetto al mobile.
Per valutare le performance del tuo sito puoi usare dei tool online come PageSpeed Insights di Google oppure GTMetrix, che ti indicano molti degli interventi tecnici da mettere in atto per migliorare la velocità di caricamento. Oltre a questi interventi, è fondamentale scegliere un web server che sia performante e consenta un caricamento del sito rapido e senza attese.
Parimenti importante è l’utilizzo di contenuti digitali ottimizzati per il web e che ne consentano il veloce caricamento su tutti i browser e device.
L’architettura informativa del sito è fondamentale per molteplici motivi, tra cui il corretto linking interno che permette a Google di capire quali sono le pagine più importanti.
La struttura ideale è quella detta ad albero o a silos, con la pagina di categoria al livello superiore e le diverse pagine prodotto al livello inferiore, ognuna collegata tramite link interni. In tal modo inoltre è possibile creare degli hub di contenuti tematizzati per tipologia, che permettono al motore di ricerca di capire immediatamente quali sono gli argomenti principali del sito.
Il piano editoriale è un utilissimo strumento per il Content Marketing, in quanto:
- Aiuta a semplificare il lavoro
- Contribuisce a strutturare al meglio le pubblicazioni su blog e social media
- Offre una visione ampia e completa delle azioni di Content Marketing, nel breve e nel lungo periodo
- Aiuta a gestire in modo efficace urgenze e imprevisti
- Guida i membri del team che a vario titolo entrano nel ciclo di vita dei contenuti, dalla creazione alla gestione, e permette di avere sempre sotto controllo la produzione dei contenuti, che potrà essere di volta in volta integrata o modificata secondo le esigenze.
Ogni strategia di content marketing non può prescindere da un PED disegnato sulla base dei valori del brand, degli obiettivi che intende conseguire sul digitale, dalla USP (Unique Selling Proposition) della sua offerta commerciale, dal tone of voice ecc.
Il piano editoriale (o PED) è il cuore pulsante della strategia di content marketing, il documento nel quale viene descritto nel dettaglio l’insieme delle iniziative editoriali per siti web, blog o canali social.
Il PED di un blog, ad esempio, riporta solitamente questi dettagli fondamentali:
- Data di pubblicazione
- Titolo del post
- Categoria tematica di appartenenza
- Una breve descrizione o abstract
- Le keywords per le quali si vuole ottimizzare il contenuto, in base all’intento di ricerca o al bisogno informativo che si vuole soddisfare.
Naturalmente maggiori saranno le informazioni inserite nel piano editoriale, più sarà possibile avere una visione di insieme della strategia di Content Marketing e della sua applicazione a livello operativo.
Le parole chiave, o keywords, non sono altro che la combinazione di termini che utilizziamo all’interno dei motori di ricerca per ottenere le informazioni che ci servono.
Ad esempio, “Cos’è la SEO” è una parola chiave. L’analisi accurata delle parole chiave e la loro selezione è alla base di qualsiasi attività SEO. La ricerca delle parole chiave si effettua con strumenti software appositi, analizzando la concorrenza e sfruttando il motore di ricerca stesso.
È l’insieme delle attività di ottimizzazione che si mettono in atto sulle pagine di un sito. Comprende sia l’ottimizzazione del codice HTML e della struttura del sito sia quella dei contenuti e delle immagini. Inoltre, dal momento che il posizionamento del sito dipende anche da fattori come la velocità di caricamento delle pagine e l’anzianità del dominio, la SEO on-page deve tenere in considerazione anche questi parametri.
La parte più importante della SEO, però, sono i contenuti: il SEO copywriting è perciò un’attività fondamentale per l’ottimizzazione del sito.
SEO è un acronimo che sta per Search Engine Optimization ed è quell’insieme di strategie e azioni che hanno l’obiettivo di aumentare la visibilità di un sito internet, migliorando la sua posizioni nelle classifiche dei motori di ricerca nei risultati organici, ossia quelli non a pagamento.
Le pratiche da mettere in atto sono diverse e riguardano molteplici aspetti di un sito web, come l’ottimizzazione della struttura del sito e del codice HTML, l’ottimizzazione dei contenuti testuali e la gestione dei link in entrata (backlink, ossia i link che da altri siti puntano al tuo) e in uscita.
Molti ritengono che siano semplicemente una versione aggiornata ai nostri giorni delle pubbliche relazioni, ossia quell’insieme di iniziative volte a sostenere la reputazione di un brand, contribuendo a creare valore e a sviluppare connessioni virtuose tra vari attori coinvolti: testata e azienda.
Questa definizione è senza dubbio corretta per le pubbliche relazioni tradizionali, ma se in questo scenario introduciamo il digitale, tutto cambia. Ogni azienda deve necessariamente avere dei legami con i moderni media online, per ottenere visibilità per il proprio brand o far sì che gli influencer del settore ne parlino.
Le Digital PR sono iniziative volte a costruire e migliorare la reputazione online di un’azienda / brand attraverso la pubblicazione di contenuti relativi all’azienda su testate online quali siti web, blog e profili social di influencer. Costituiscono un’opportunità molto valida per mettere in evidenza gli aspetti migliori e più interessanti del brand, dei suoi prodotti e servizi. Inoltre, le digital PR consentono di creare connessioni con molteplici attori (si pensi agli influencers) che potrebbero incidere sulle scelte d’acquisto del target di un’azienda, condizionarne il processo d’acquisto e la percezione.
Le Digital PR consentono di raggiungere e conquistare gli earned media, integrandosi agli owned media (i canali proprietari del brand, quali sito web e canali social) ed ai paid media (i canali a pagamento, quelli su cui si acquistano spazi pubblicitari come Google Ads e Facebook Ads) e rendendo completa la strategia digitale di un brand.
In abbinamento ai giusti contenuti editoriali e alla migliore strategia social, le Digital PR contribuiscono a dare un’accelerazione alla brand awareness, a veicolare i giusti contenuti, ad impattare sulle abitudini d’acquisto dei consumatori facendole indirizzare verso l’azienda.
Qualunque azienda decida di affacciarsi sui social media non può prescindere dall’adozione di una strategia di social media marketing, la quale partendo dagli obiettivi di brand e di business definisce in che modo costruire la social presence del brand, quali canali presidiare, quale tone of voice impiegare, a quali target audience rivolgersi, quali formati nativi utilizzare ecc..
Essere presenti sui social vuol dire creare valore per un brand e per chi lo segue, creare e consolidare la brand reputation e gestire i rapporti con i clienti o i potenziali clienti.
I social media si differenziano dai mezzi di comunicazione di massa “tradizionali” perché, mentre in quest’ultimi i ruoli di emittente e destinatario sono immutabili e ben definiti, tutti hanno il diritto e l’opportunità di esprimersi, partecipare, porre domande e fornire risposte, criticare o manifestare fiducia e rispetto.
Il social media marketing ha l’obiettivo di attivare conversazioni con i tuoi clienti e di instaurare con loro una relazione quotidiana e duratura.
Grazie ad una strategia di social media marketing un’impresa, un personaggio o un brand possono:
- Aumentare le vendite o le leads
- Fidelizzare i clienti
- Costruire e rafforzare la propria brand reputation
- Acquisire maggiore visibilità social
- Comunicare direttamente con il proprio target
L’altra faccia della medaglia SEO on-site è la SEO off-site. Si tratta del patrimonio di link in ingresso che ha un dominio, un fattore determinante attraverso il quale i motori di ricerca definiscono l’autorevolezza di un sito. Il numero dei link è uno dei principali fattori che incidono sulla classifica di Google, ma altrettanto importante è la qualità dei link ricevuti: Google infatti considera anche l’importanza della pagina di provenienza del link.
I link tuttavia non rappresentano solo un “voto”, ma anche un’informazione tematica. Il valore di un link è infatti determinato anche dalla coerenza fra il sito destinatario e la pagina di provenienza, nonché dallo stesso anchor text del link. Per questo stesso motivo, l’anchor text, ossia la parola (o le parole) che formano il link, dovrà essere pertinente con l’argomento trattato, il più possibile naturale.
Attraverso attività mirate di Digital PR è possibile incrementare e/o migliorare il proprio patrimonio off-site, ovvero acquisire pubblicazioni permanenti di qualità, provenienti da siti publisher autorevoli e con anchor text coerenti con la propria strategia di posizionamento organico. Nella pagina tariffe trovi informazioni sul pricing per ottenere una pubblicazioni linkante.
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